BELFORTI SALVATORE
DI ANNI 70, FU GIOVANNI.
La perdita del proprio animale domestico è un momento di lutto durissimo da affrontare, soprattutto perché rappresenta comunque la morte di una parte fondamentale della propria famiglia, che sicuramente proverà un dolore e una tristezza senza precedenti. Secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali e comunitarie, dopo il decesso l'animale domestico è considerato materiale di CAT 1, e dunque può essere trattato esclusivamente attraverso impianti di incenerimento o altri di categoria simile, riconosciuti dal Regolamento C.E. 1774/02. Secondo quanto previsto dalle disposizioni nazionali e comunitarie, dopo il decesso l'animale domestico è considerato materiale di CAT 1, e dunque può essere trattato esclusivamente attraverso impianti di incenerimento o altri di categoria simile, riconosciuti dal Regolamento C.E. 1774/02. Per questo motivo la
Quando, un paio di anni fa, a Roma e in altre città d’Italia comparvero i primi manifesti, qualcuno pensò di non aver capito. Altri erano convinti si trattasse di un macabro scherzo. «Cremazione Diamond - Stavolta tuo marito non potrà dirti di no». Con questo claim una ditta italiana si adoperava per far conoscere anche in questi confini una pratica che inSvizzera è diventata abbastanza comune da una decina d’anni: quella di trasformare leceneri di un caro estinto in un diamante da portare sempre con sé. Vietata alle nostre latitudini, la trasformazione avviene per l’appunto in uno stabilimento svizzero. Un
Cremazione: come viene fatta? La cremazione prevede l'incenerimento del cadavere tramite combustione. In questo modo il corpo viene trasformato in gas e frammenti ossei, che dopo essere ridotti in cenere, quest'ultima può essere: conservata in un'urna, sepolta; sparsa in luoghi opportuni. La legge prevede che, accanto ai crematori, vengano disposte sale apposite in cui eseguire i riti di commemorazione e commiato del defunto. Cremazione: chi decide? La cremazione può essere decisa: dal defunto tramite testamento, a meno che i familiari presentino una dichiarazione successiva redatta e sottoscritta di pugno dal de cuius, in cui esprime una volontà contraria alla pratica
Sano e meno dispendioso,il nuovo orientamento verso il funerale ecologico consente di restare coerenti con i propri propositi green anche dopo la morte. Oltre all’esigenza etica di voler intervenire di fronte all’emergenza ambientale, la scelta di condurre una vita ecologica nasce dal bisogno di voler migliorare la propria salute fisica e di voler garantire soluzioni di risparmio. Impegnandosi a portare a termine tali buoni propositi ci si può sentire soddisfatti di lasciare un’impronta positiva al proprio passaggio su questa terra. C’è, però, ancora un modo per contribuire alla tutela dell’ambiente anche dopo aver terminato la missione terrena: affidarsi ad agenzie