Ceneri del defunto: si possono tenere in casa?

Ceneri del defunto: si possono tenere in casa?

Cremazione: come viene fatta? La cremazione prevede l'incenerimento del cadavere tramite combustione. In questo modo il corpo viene trasformato in gas e frammenti ossei, che dopo essere ridotti in cenere, quest'ultima può essere: conservata in un'urna, sepolta; sparsa in luoghi opportuni. La legge prevede che, accanto ai crematori, vengano disposte sale apposite in cui eseguire i riti di commemorazione e commiato del defunto. Cremazione: chi decide? La cremazione può essere decisa: dal defunto tramite testamento, a meno che i familiari presentino una dichiarazione successiva redatta e sottoscritta di pugno dal de cuius, in cui esprime una volontà contraria alla pratica

Scegliere una sepoltura sostenibile

Sano e meno dispendioso,il nuovo orientamento verso il funerale ecologico consente di restare coerenti con i propri propositi green anche dopo la morte. Oltre all’esigenza etica di voler intervenire di fronte all’emergenza ambientale, la scelta di condurre una vita ecologica nasce dal bisogno di voler migliorare la propria salute fisica e di voler garantire soluzioni di risparmio. Impegnandosi a portare a termine tali buoni propositi ci si può sentire soddisfatti di lasciare un’impronta positiva al proprio passaggio su questa terra. C’è, però, ancora un modo per contribuire alla tutela dell’ambiente anche dopo aver terminato la missione terrena: affidarsi ad agenzie

Spiegare la cremazione

La pratica della cremazione è in costante crescita, anche in Italia. I dati dicono che nel 2018 gli impianti per eseguirla sono 83 e che si sono effettuate 220.684 cremazioni (pari cioè al 30 per cento dei decessi). In Europa la cremazione ha a sua volta raggiunto e superato il 38 per cento del settore. La cremazione è una forma di trattamento dei cadaveri, che vengono prima bruciati e poi ridotti in cenere. Era praticata già nell’antichità dagli etruschi, dai greci e dai romani; poi la chiesa la vietò, considerandola una forma pagana: ancora oggi la Chiesa cattolica raccomanda la